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La Via dello Zen

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Vorrei dirvi qualcosa sul decorso degli studi e della pratica seguita dai monaci zen durante gli anni che essi trascorrono nella sala di pratica così da unirci a loro nel cammino.
Ma prima vi vorrei presentare i Quattro Voti. Ogni praticante buddista non solo recita i Quattro Voti, ma prova a mantenerli sempre nella mente e a praticarli attraverso tutta la vita al meglio della propria abilità. Non solo per i monaci zen, ma per tutti i praticanti essi sono i più importanti di tutti i voti.

Gli esseri sono innumerevoli,
voto di aiutarli tutti.

Le brame sono inesauribili,
voto di estirparle tutte.

Le vie di insegnamento sono infinite,
voto di apprenderle.

La via del Buddha é suprema,
voto di realizzarla.

 
Sono diverse le motivazioni che mi spingono a percorrere questo Corso Zen insieme a voi, ma questo Voto é la causa fondamentale: Gli esseri sono innumerevoli, voto di aiutarli tutti.
Se voi stabilirete fermamente i Quattro Voti nel vostro cuore, il mio proposito sarà più che esaudito.
In Giappone esistono tre scuole zen: Sôtô, Rinzai e Obaku. Si tratta di strade diverse che conducono tutte allo stesso obiettivo, e che utilizzano la pratica dello Zazen. Sebbene il fine ultimo sia lo stesso per tutti, i mezzi per arrivarci, in qualche modo, differiscono.
In ogni tempio ci sono pratiche diverse. Tuttavia, descriverò solo quelle che conosco per esperienza personale, e che utilizzo nei miei templi.
A dispetto di qualche superficiale diversità, credo che la mia esperienza non contenga nessuna differenza fondamentale rispetto all’esperienza di tutti i praticanti zen degli altri templi. Anche se la forma talvolta può cambiare, la sostanza rimane identica per tutti i praticanti zen.
 

Intervista con il Maestro del Tempio per l’ammissione al Corso Zen

Maestro: “Cosa sei venuto a fare qui?”
Studente: “Sono qui a mostrare la mia gratitudine ai patriarchi per apprendere l’insegnamento dello zen.”
Maestro: “E come hai intenzione di mostrare questa gratitudine?”
Studente: “Evitando di aggrapparmi a me stesso, al mio ego.”
Maestro: “Molto bene e davvero hai intenzione di perseverare in tale misura?”
Studente: “Si”
Maestro: “Cosa c’è scritto sulla porta principale del tempio?” “Cosa c’é scritto?”
Studente: “Non lo so.”
Maestro: “C’è scritto che devi entrare sempre (praticare) anche quando non sai cosa c’è dentro?” “E’ normale che tu non lo conosca.”
Maestro: “Dove hai alloggiato ieri sera?”
Studente: “A casa mia.”
Maestro: “C’è una locanda (l’ego) in ogni angolo della tua vita dove alloggiare.”
Studente: “Ho intenzione di lasciare la mia locanda (l’ego) per studiare lo zen.”
Maestro: “Prenderti la briga di venire in questo tempio a studiare lo zen non è necessario.”
Studente: “Ma io voglio entrare.”
Maestro: “Allora lascia la locanda e entra.”