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Camminare in meditazione: così nutriamo la nostra consapevolezza.

Proponiamo un estratto dal libro “Zen 3,0” del Maestro Tetsugen Serra sul camminare meditando.

La meditazione camminata in consapevolezza è camminare per camminare, come se non dovessimo andare da nessuna parte. Certo, ci stiamo recando al lavoro, lo sappiamo, ma non teniamolo come obiettivo, l’obiettivo è là e noi siamo qui a camminare.
Chi si reca in macchinapotrebbe parcheggiare un po’ lontano, anche chi fa un breve tragitto dal parcheggio al lavoro può camminare meditando: durante la meditazione non è il tempo che conta ma la qualità della pratica.
Questa meditazione è l’ideale anche in aeroporto o in qualsiasi momento di attesa, un mio praticante dice che gli riesce bene alla stazione mentre tutti i giorni aspetta il treno per recarsi al lavoro.

Camminare con calma respirando lentamente nutre la nostra attenzione: noterete molte cose che non avete mai osservato prima. Non solo perchè andate lentamente, ma perchè la vostra espirazione si porta fuori nel mondo e quando ritorna come inspirazione  vi porta tutte le informazioni di dove è andato. Il respiro si unisce alla vista, diventa un radar come in alcuni uccelli. Potreste chiudere gli occgi e camminare respirando consapevolmente, ma meglio non farlo…
Molte persone continuano a pensare che la meditazione sia possibile solo con il corpo fermo seduto a occhi chiusi. Che peccato che si perdano il resto della vita.

Se imparate a fare della meditazione in ogni momento dellavita, camminerete a braccetto con i maestri e sorriderete con il Buddha. Se vi limiterete alla meditazione seduta rischierete di diventare una poltrona per gatti.

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